Roma, 1 dicembre 2021
Alla cortese urgente attenzione di:
Dottor Mario Draghi
Presidente del Consiglio
Caro Presidente,
Le scriviamo all’indomani della VI Conferenza nazionale sulle dipendenze per manifestare la nostra soddisfazione circa gli esiti dell’incontro che sappiamo esser stato possibile anche grazie alla Sua volontà politica.
Come saprà, con il sostegno di quasi 630.000 sottoscrizioni, il 28 ottobre scorso abbiamo depositato in Corte di Cassazione un referendum con tre proposte abrogative che interessano gli articoli 73 e 75 del Testo Unico sugli stupefacenti. Tre modifiche rivolte a depenalizzare la coltivazione di cannabis per uso personale ed eliminare la pena detentiva per le condotte legate alla cannabis, oltre che a rimuovere la sospensione della patente per il possesso di cannabis – fermo restando chiaramente il divieto di guidare in stati alterati.
Dalla Conferenza convocata dalla Ministra Fabiana Dadone sono emerse diverse raccomandazioni che, per l’appunto, riguardano gli stessi articoli del quesito referendario e, come previsto dal Referendum, suggeriscono la non punibilità di condotte individuali legate alla cannabis.
Avendo ascoltato la discordanza delle posizioni dei vari Ministeri coinvolti nella Conferenza, ci appelliamo a Lei affinché il Governo non dia mandato all’Avvocatura di Stato di difendere il D.P.R. 309/90 in Camera di Consiglio quando la Corte costituzionale sarà chiamata a decidere sull’ammissibilità del referendum.
Sarebbe in contraddizione con gli esiti dell’incontro e smentirebbe il lavoro della Ministra Dadone.
Certi di un Suo fattivo interessamento, restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti, anche di persona, relativi al quesito.
Cordialmente,
Marco Perduca Antonella Soldo Franco Corleone Riccardo Magi Leonardi Fiorentini
Comitato Promotore Referendum Cannabis Legale